14 nov 2019

Approfondimento: Mouse Bluetooth

La più comoda conquista nel mondo dei mouse è forse quella dei Mouse Bluethooth, specialmente comodo per i portatili e per chi si ritrova spesso a viaggiare. Questo è un piccolo approfondimento storico dello sviluppo del mouse dalla sua nascita fino all'adattamente wireless


Il primo di tanti

Mouse a Sfera
Un vecchio mouse a sfera
Il primo mouse è stato inventato nel 1963 da Douglas Englebart e Bill English. Era costituito da un blocco e una ruota di metallo che girava mentre veniva spinto sulla superficie di una scrivania. Ai tempi fu considerato talmente scomodo da non essere nemmeno commercializzato.

Ci sono voluti ben 9 anni prima che il primo mouse vedesse un debutto in senso commerciale. grazie all'audace adattamento di utilizzare una sfera che ruotava liberamente in una sede mentre il mouse veniva mosso in qualsiasi direzione. Piccoli rulli a contatto con la palla traducono i movimenti nelle direzioni X e Y in segnali elettrici poi interpretati dal software che li traduceva quindi in coordinate digitali sul desktop.

Il mouse a sfera si è poi evoluto con l'aggiunta di un secondo pulsante (il primo ne aveva uno solo centrale) e della rotella di scorrimento. Ci sono stati anche notevoli cambiamenti nella forma, mentre l'argomento dell'ergonomia diventava più di dominio pubblico. Malgrado la dipendenza da elementi meccanici, più soggetti ad usura, ci sono ancora mouse a sfera funzionanti.


Il mouse ottico

Una grande svolta fu l'evoluzione nel mouse ottico, dove la sfera e i rulli vennero sostituiti da un sistema ottico, ovvero da un fascio di luce generato da LED e dei fotodiodi rilevatori, tecnologia che venne utilizzata la prima volta nei primi anni '80.

Malgrado la svolta tecnologica, non trovò un grande riscontro a causa del costo e dell'inaffidabilità su buona parte delle superfici, ma rappresentò piuttosto il primo passo verso l'evoluzione nel mouse con sensore laser.

Il mouse laser ha iniziato ad avere una forte diffusione nei primi anni 2000, il LED viene sostituito con un diodo laser, incrementando sia la stabilità che la risoluzione della lettura, inoltre l'assenza totale di elementi meccanici lo ha reso molto più affidabile rispetto al mouse a sfera.



Un mondo di connessioni

Ovviamente il mouse, quando è stato concepito, non poteva essere collegato se non con un cavo. Oggi esistono tre modi per collegare un mouse a un computer senza una connessione cablata:

  • IR - Infrarosso
  • RF - Radio Frequency
  • Bluetooth
Mouse Cablato


La connettività a infrarossi, anche se ovviamente non richiede un cavo, necessità comunque di una linea visiva tra il mouse e il computer, il che lo rende particolarmente scomodo per la maggior parte degli utilizzi.

I mouse wireless RF utilizzano un trasmettitore radio all'interno del mouse che invia i dati di movimento a un ricevitore collegato al PC. I mouse Wi-Fi utilizzano lo standard 802.11g che funziona a 2,4 GHz.


Per quanto i Mouse Bluetooth utilizzino la stessa frequenza, sfruttano una tecnologia di invio e ricezione diversa, meno suscettibile a interferenze. Tra i vari vantaggi, sono tendenzialmente più piccoli e con una durata di batteria maggiore. Inoltre molti portatili (e alcuni Desktop con l'hardware dedicato) possono collegarsi a un mouse wireless anche senza la necessità di un ricevitore esterno. Altro vantaggio è la possibilità di usare questi mouse con altri dispositivi, come per esempio Smart-TV.

Articolo scritto in collaborazione con Computers e Tastiere

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